Tommy 7/8 anni meticcio

BERGAMO, 28-5-2009 ADOTTABILE IN TUTTO NORD E CENTRO ITALIA
Tommy ha il pelo nero e mosso, molto morbido, è un cagnolino dolce e mite, non l’abbiamo mai sentito abbaiare, mai un lamento. Eppure Tommy è arrivato al canile mogio e triste, con una bronchite fortissima, ci vede poco, ed ha trascorso l’inverno in un box freddo, senza una coperta. E’ stato curato e adesso sta bene, ma ha passato veramente molti mesi a gelare e a tossire, quest’inverno è stato terribile per i cani in canile, e lui l’ha trascorso da solo, rinchiuso in un box freddo. Tommy ha circa 6-7 anni, è in canile da quasi due anni, sa andare al guinzaglio, va d’accordo con gli altri cani, e ha occhi molto dolci che però vedono pochissimo, ha un velo di cataratta su entrambi gli occhi che gli impedisce di vedere bene le immagini, i contorni . Nonostante questo Tommy sa andare al guinzaglio, è autonomo nello spostarsi e molto attento a chi lo porta in giro, è un cagnolino buono e dolcissimo, in quei pochi momenti in cui qualcuno si occupa di lui ci riempie di baci, di sorrisi, di gioia. Per la brutta bronchite che ha passato Tommy avrebbe bisogno di un posto riparato, di una cuccetta, sarebbe adattissimo anche in appartamento. Quando lo portiamo in passeggiata lui ci guarda con una dolcezza e una gratitudine che ci fanno sentire male quando poi dobbiamo rinchiuderlo di nuovo. Il canile è già triste e terribile in condizioni normali, come sembrerà un box grigio e stretto, umido, da cui non si vede il mondo fuori, a un cagnolino quasi cieco? Gli altri possono vedere, si sentono più forti, hanno qualcosa a cui aggrapparsi, che li tiene vivi. Tommy invece è indifeso, non ha nulla da guardare, resta immobile nel suo piccolo box, ad aspettare quell’unica mezz’ora ogni 3 settimane, quando qualcuno si affaccia alle sue sbarre, lo prende, lo porta in passeggiata, lo accarezza. E quando succede lui è docile e bravo al guinzaglio, ed è così felice. Guardate com’è bello Tommy, dolcissimo, con il pelo morbido nero e ondulato, sorride di poco, vi prego diamo anche a lui una casa, dentro i suoi occhi che vedono poco c’è una speranza, conservano un’immagine, quella di una casa per lui, quella di un’essere umano che si affacci alla sua prigione e lo porti via per sempre. E’ questa l’immagine che i suoi occhi continuano a vedere.

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